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relazione di emilio maria manolesso 33

per quanto io ho inteso, il numero di 27.000; sono di buona gente. Averia per commoditá di fare de’ nobili buona e numerosa cavaleria, i quali nobili si dilettano assai del mestier dell’armi, come quelli che in niuna altra cosa s’essercitano né in altro s’impiegano, e hanno per la maggior parte vedute delle guerre; e saria, come ho detto, cavaleria buona e molto all’ordine, perché alcuno de’ nobili non stima spendere e impiegar bene l’entrate se non per servizio del suo prencipe e avanzare il compagno. E a me è stato riferito da molti signori degni di fede che quando Sua Eccellenza andò in Ungaria in servizio della Maestá cesarea l’anno 1566, in tutto quel campo né era la piú fiorita né la piú bella né la piú ornata gente della sua; e pure tutti i prencipi italiani fecero allora a gara per mostrare all’imperatore le sue forze e grandezze. D’artegliaria e instrumenti da guerra Sua Eccellenza è fornita assai.

L’entrate di Sua Eccellenza ascendono alla somma di lire 680.000. Consistono queste entrate la maggior parte nelle gabelle, perché nella cittá non entra cosa alcuna, di molto o poco valore, che non si paghi la decima del suo giusto valore. Parimente d’ogni contratto, imprestito o donazione o di qualsivoglia altra cosa si paga la decima. Rende anco assai utile a Sua Eccellenza la proibizione che niuno possa conciar o vendere corami onti né sapone né pane se non li agenti di Cristoforo dal Fiume, suo gabelliero, che s’è offerto a Sua Eccellenza fdi far tutte queste cose con maggior beneficio del popolo di quello che facevano gli altri e di darne molto utile a Sua Eccellenza. Piacque il partito a Sua Eccellenza e l’accettò, immaginandosi in un tempo medesimo giovare a’ sudditi e accrescere le sue rendite, reducendo nel suo erario il guadagno di molti mercanti privati. Ma se ben il Sfrisá paga al duca quello che gli ha dato intenzione, non sodisfa però il popolo, vendendo la roba cattiva quanto alla qualitá e molto cara quanto al precio; e procede con tanto rigore che a niuno è lecito prestare un pane overo una scudella di farina ad un vicino amico o parente suo]. Cava grandi entrate dalle valli di Comacchio, nelle quali ne’ primi scirocchi d’ottobre e di novembre si pigliano in pochissime notti anguile