Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/47

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relazione di emilio maria manolesso 41

assegnato al duca di Ferrara il primo luoco dappoi i prencipi del sangue, dei signori duchi di Lorena e Savoia; per tutti questi rispetti è molto inclinato alla parte imperiale e spagnuola. Pure si trattiene anco l’amicizia della casa di Francia, spezialmente col mezzo dell’illustrissimo e reverendissimo suo fratello cardinale, ch’è protettore di quella corona e molto amato da quel re e ha in quel regno piú di 60.000 scudi d’entrate ecclesiastiche donateli dal defonto. [Sua Maestá ha avuto a male assai la pratica tenuta da Sua Eccellenza per essere eletta in re di Polonia].

L’imperatore, con li serenissimi arciduchi suoi fratelli, mostra infinito amore a Sua Eccellenza; e con tutto che, per la morte della signora duchessa Barbera, il parentado fra loro e il signor duca sia dissoluto, dura però l’amorevolezza, quale il signor duca conserva con ogni sorte d’offizi, e ha tre volte sin quest’ora visitata la Maestá cesarea. La qual Maestá e per il passato ha mostrato e ultimamente quanto ami e stimi Sua Eccellenza, essendoli andato doi miglia fuori di Vienna incontro con i prencipi dell’imperio e spezialmente cogli elettori palatino e sassono; prencipi, per dignitá, autoritá, ricchezze e forze, maggiori degli altri, con i quali tiene parimente stretta amicizia e ben spesso col mezzo de’ ambasciatori si visitano e presentano. E nel tempo di Pio V, nelle occasioni di titolo di granduca e altri travagli, quei prencipi fecero offerte grandemente a Sua Eccellenza, promettendo di venire con gran numero di cavalli e fanti in Italia a’ danni de’ suoi nemici. [Dal che si vede che questo duca non meno deve esser stimato per l’amicizie che tiene, che per il Stato che possiede].

Mi resta a ragionare sopra le qualitá intrinseche di Sua Eccellenza. E quanto al corpo, parmi superfluo dirne cosa alcuna, avendolo Vostra Serenitá piú volte veduto. Solo dirò che non solamente è di corpo grande e ben proporzionato, di faccia piena di venustá e maestá, ma anco molto robusto e gagliardo della persona; e nelle giostre e tornei di Francia e Italia ha con gli effetti fatto conoscere ch’è uno de’ piú forzuti e migliori cavalieri d’Italia. Con tutto ciò, essendo di etá di anni 45 e avendo avuto