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I

RELAZIONE

DEL

clarissimo messer BERNARDO NAVAGERO

ritornato di ambasciatore di Mantova

1540

Questa mia relazione sará conforme, serenissimo Principe, alla legazione, la qual, sendo stata di pochi di, ricerca ch’io mi debba spedire in poche parole. Il che tanto piú lo debbo fare quanto che, misurando le mie forze, da nessuna cosa conosco poter tanto piacere quanto che da questa parte della brevitá; la qual sará però senza lasciar nessuna di quelle cose ch’io estimo degne della cognizione della Serenitá Vostra, perché credo ch’importa grandemente, e più assai di quei che molti stimano, intender particolarmente le forze de’ principi, per piccioli e mediocri che siano. E perciò, non ripetendo altramente l’officio per il qual la Serenitá Vostra mi ha mandato, che fu di dolermi, del qual ho scritto copiosamente, dirò l’entrate e spese di questi signori, di quanta gente da piè e da cavallo si possano valere. Considererò poi le condizioni e qualitá particolari del reverendissimo cardinale e della signora duchessa, che ora si ritrovano al governo di quel Stato, non omettendo, in questa parte della duchessa, dire quel piú che ho potuto intendere del suo stato di Monferrá, concludendo questa parte con la speranza che si può aver del signor duca, il quale ora si trova di otto anni. Dirò poi quel ch’aspetta con desiderio la Serenitá Vostra e questo eccellentissimo senato circa la risoluzione delli