Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/79

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relazione di vincenzo tron 73

che è per la mogier, sorella del Cardinal Boromeo, nepote del pontefice. Questo signore è duca di Ariano e principe di Molfeta, patron di 60.000 scudi di intrada, computada la provision che ha dal re di Spagna, come capitano delle zente d’arme del Stado di Milan; però con el viver splendidamente e con l’usar verso d’ognuno gran cortesia, la qual in lui par naturale e non artificiosa, ha la grazia di tutta Mantoa e d’ognun che lo conosce. Medesmamente intendo che, per causa di simil virtú conzonta con la profession delle bone lettere, è in assai bon concetto universal il Cardinal so fratello, qual si chiama Cardinal Gonzaga a differenzia del Cardinal fratel del duca, che se chiama il Cardinal di Mantoa. Questo signore è ridotto a viver a Roma, sperando con il viver onoratamente in corte farsi cognoscer degno del grado che tien e farsi meritevole di ascender anche piú oltra. Li fratelli, che sono don Andrea, il prior di Barletta e do altri piú zoveni, non mi estenderò a parlar di loro, non avendo possudo, in quattro soli di che son sta’ a Mantoa, far quel sazzo di essi, che me saria bisogno volendone parlar in questo luogo.

Depende il signor duca, per quanto si vede, grandemente dalla causa d’Austria; ma perché li domini sono accompagnadi sempre da zelosia, non essendo tra principi nessun parentado, niuna dependenza vacua di timor o sospetto, per questa causa il signor duca, non senza proposito, consente al fratel che tegna servitú con la corona di Franza. e per questa istessa causa ed anche per il timore del duca di Savoia si trattien con il re cattolico, che è tanto potente in Italia, in bona intelligenzia, mostrando voler esser quell’affezionado e devoto verso di Sua Maestá, che è sta’ li so’ precessori verso l’imperador Carlo V. E se ne è veduto l’effetto; ché, volendo prender mogier, non solamente l’ha vogiuda prendere con so consenso, ma ancora per so mezzo e intercession. È vero che a questa mogier poi non usa quel trattamento che doveria e per la qualitá del sangue suo e per la bontá di lei, che è santissima signora, e finalmente per averli fatto cosí bella prole; perché di veritá, non so per quai respetti, la tien piú tosto come zentildonna privata che come signora di