Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/80

Da Wikisource.
74 mantova

quel sangue qual è, né sinora li ha assignati li 10.000 ducati di sua provision, si come si obligò nel matrimonio. Ella all’incontro comporta pazientemente ogni cosa, né sin qui s’intende che si sii lamentada con alcun.

Si trattien molto con il pontefice e so’ dependenti, se ben ora non tanto quanto soleva far, essendo, per la morte del Cardinal so zio, cessate in gran parte le cause di tal trattenimento. Con la Serenitá Vostra Ella vede anche come si trattien e, per quanto ho inteso io da persone di giudizio, il duca non fa poco fondamento della conservazion delle cose soe sopra l’affezion della Serenitá Vostra, credendo anche sumamente la conservazion del suo Stadoe dell’altro sia tanto desidera’ per interesse commun dalla Serenitá Vostra come dall’Eccellenza Sua; la qual conosce che una bona intelligenzia con la Serenitá Vostra gli debba essere di grandissima reputazion appresso ad ognun, ed il suo patrocinio stima non manco un zorno ghe possa esser di gran zovainento per questa causa.

Io son sta’ da Sua Eccellenza onora’ di quel muodo che la Serenitá Vostra ha inteso dalle lettere mie, essendo sta’ incontra’ sin alla porta fuor del ponte della cittá con smontar da cavallo e con commandarmi e quasi forciarmi ad andar da lei di sopra; al che io finalmente consentii doppo molta resistenzia, dicendo che anche in questo mi pareva di onorar l’Eccellenza Sua con far quello che la mi commandava. Ha voluto anche Sua Eccellenza, se ben mi era sta’ provisto dal mio forier d’un onorato allozzamento, che io allozzasi nel suo palazzo di corte vecchia, che è grandissimo ed onoratissimo. E per farmi anche mazzor favor, ha vogiudo che io manzi quasi ogni zorno in so compagnia, mentre che io son sta’ in quella cittá, dandomi quei trattenimenti che ha comportado la stason, di cazze, musiche ed altre cose, scusandosi spesse volte con grande affetto che, per esser tutta la nobiltá di Mantoa alle so’ possession, no podeva far quanto desiderava, usando, mentre che io son sta’ in so compagnia, segni e parole di gran larghezza di animo e di affezion, con trattegnirme in longhi rasonamenti, in modo che pareva ad ognun che avesse muda’ natura, essendo per