Pagina:Verga - Eva.djvu/207

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il braccio nudo appoggiato a quello di lui. Io feci stridere la seta della sua veste imprigionata sotto al mio piede; ella si volse vivamente e mi gettò in faccia un’occhiata di collera, forse senza riconoscermi.



E così la seguo da mesi, con questo acre desiderio di lei, ch’è memoria e gelosia ad un tempo, e cerco di vederla, e frequento i luoghi dove spero incontrarla, e la riconosco al portamento, al posare del piede, al muover della testa, e stasera la riconobbi subito appena la vidi, sebbene mascherata, e quando potei farla parlare ed accertarmi ch’era proprio lei, non la lasciai più, da lontano o da vicino, e so quel che ha fatto, quel che farà, l’ora in

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