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senza accorgersene, esclamò obbliando di contraffare la sua voce:
— Ah! è lei!
E si allontanò.
Il veglione era animatissimo. Si vedeva anche qualche domino elegante quasi smarrito in mezzo alla folla: fra il chiasso e la calda atmosfera s’indovinava come un fiore di salone che passava, al profumo, al fruscio particolare della veste, a certe leggiadre esitazioni da uccelletto spaventato, al guanto grigio che si stringeva timidamente alla manica di una giubba. Però la bella mascherina e il suo trovatore non si vedevano più; erano forse partiti. Verso le due vedemmo bensì l’arlecchino, tutto solo, grullo, imbecillito; gittava qua e là occhiate da matto; dava e riceveva colla stessa indifferenza spintoni da orbo, sembrava ubbriaco fradicio. Quei giovanotti