Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/161

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Atto secondo, Scena VI 151


Luisina

(accomiatandosi).

Allora buona sera! Vado a prendere il mio uomo, qui, dal Brusetti.

Assunta.

Venga anche lei, sor Battista, un momento. Andiamo a bere alla salute della sua figliuola.

Battista.

Mi lasci stare. Non ne ho voglia adesso.

Giuseppina.

No, no, lo lasci stare.

Assunta

(piano a Giuseppina).

Ve lo levo dai piedi, e così vado a chiamare la sua Gilda, (a Battista) Venga! venga! Non si faccia pregare per fare un brindisi alla salute della sua figliuola.

Battista.

Cara! S’è per la mia figliuola, non so che dire.... E tratto io! A condizione che pago io per tutti! (piano a Giuseppina) Dammi qualche soldo.