Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/166

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156 In Portineria


Carlini.

È vero.... è vero....

Giuseppina

(a Màlia).

Vedi? Lo dicono tutti. Sta su allegra dunque! Non ti angustiare!

Màlia.

Sì, mamma.

Giuseppina

(a Carlini)

Mentre c’è lei che le fa un po’ di compagnia, vado un momento sulla porta a prendere una boccata d’aria.

Màlia.

Povera mamma!

Giuseppina

(piano a Màlia)

No, vado a vedere se arriva la Gilda. Ho paura che la sora Assunta mi faccia qualche pasticcio con quel benedett’uomo di tuo padre, (a Carlini). Con permesso. (esce)