Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/176

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166 In Portineria


Màlia.

Domani?... Chissà!... Non lasciarla sola la mamma....

Carlini.

Stia tranquilla, sora Màlia. Siamo tutti qui, vede?

Giuseppina

(alla Gilda).

Vedi che buon amico il sor Carlini!

Gilda.

Sì, lo so.

Carlini.

No, non ho fatto niente. Loro si meriterebbero questo e altro. Per loro mi butterei nel fuoco.

Màlia.

Grazie!... grazie!... Non so dirle altro....

Carlini.

Quando la gente se lo merita!... Bisognerebbe esser senza cuore a piantarli nei guai.... E un po’ di quella roba in petto ce l’ho anch’io!... Bene o male ce l’ho anch’io!... (vedendo che la Gilda non gli dà retta) E lei è stata sempre bene, sora Gilda?