Pagina:Verga - Vita dei campi, Treves, 1897.djvu/9

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aveva portato anche una pipa col re a cavallo che pareva vivo, e accendeva gli zolfanelli sul dietro dei calzoni, levando la gamba, come se desse una pedata. Ma con tutto ciò Lola di massaro Angelo non si era fatta vedere nè alla messa, nè sul ballatoio, chè si era fatta sposa con uno di Licodia, il quale faceva il carrettiere e aveva quattro muli di Sortino in stalla. Dapprima Turiddu come lo seppe, santo diavolone! voleva trargli fuori le budella dalla pancia, voleva trargli, a quel di Licodia! però non ne fece nulla, e si sfogò coll’andare a cantare tutte le canzoni di sdegno che sapeva sotto la finestra della bella.

— Che non ha nulla da fare Turiddu della gnà Nunzia, dicevano i vicini, che passa le notti a cantare come una passera solitaria?

Finalmente s’imbattè in Lola che tornava dal viaggio alla Madonna del Pericolo, e al vederlo, non si fece nè bianca nè rossa quasi non fosse stato fatto suo.

— Beato chi vi vede! — le disse.