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20 un capriccio del dottor ox.

resse della scienza. Che direste voi se le rane od i cani rifiutassero di prestarsi agli esperimenti di vivisezione?

È probabile che se si interrogassero le rane ed i cani, questi animali farebbero qualche obiezione alle pratiche dei vivisettori: ma il dottor Ox credeva d’aver trovato un argomento incontrastabile e mandò un lungo sospiro di soddisfazione.

«Dopo tutto, padrone, avete ragione, rispose Gedeone Ygene con accento d’uomo convinto; non possiamo trovar di meglio di questi abitanti di Quiquendone.

— Non possiamo, disse il dottore articolando ogni sillaba, avete toccato il polso a questa gente?

— Cento volte.

— E qual’è la media delle pulsazioni osservate?

— Nemmeno cinquanta al minuto. Comprendete dunque: è una città in cui da un secolo non ci fu l’ombra di discussione, in cui i carrettieri non bestemmiano, in cui i cocchieri non si dicono villanie, in cui i cavalli non si impennano, ed i gatti non graffiano, una città in cui il tribunale di polizia fa vacanza dal primo dell’anno all’ultimo! una città in cui non si piglia passione alcuna nè alle arti, nè ai negozi! una città in cui i gendarmi sono allo stato di miti ed in cui non fu fatto un processo verbale in cento anni; una città infine in cui da trecento anni non fu dato nè un pugno, nè uno schiaffo! Mastro Ygene, comprendete bene che tal cosa non può durare e che noi modificheremo tutto ciò.

— Benissimo, benissimo, replicò il preparatore entusiasmato. E l’aria di questa città, padrone, l’avete voi analizzata?

— Non ho mancato. Settantanove parti d’azoto e ventuna parte di ossigeno, acido carbonico e vapore acqueo in quantità variabili, ecco le proporzioni ordinarie.

— Sta bene, dottore, sta bene, rispose mastro Ygene, l’esperienza si farà in grande e sarà decisiva.

— E se sarà decisiva, aggiunse il dottor Ox in aria di trionfo, riformeremo il mondo.