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capitolo v. 23


— Se non la si puntella cade, aggiunse van Tricasse; ma bisogna puntellarla? Questa è la quistione.

— Questa è la quistione, rispose Niklausse.

Alcuni istanti dopo si presentavano alla porta dell’officina.

«Il dottor Ox è visibile? domandarono.

Il dottor Ox era sempre visibile per le prime autorità del paese, e queste furono subito introdotte nel gabinetto del celebre fisiologo.

Forse i due notabili aspettarono una buona ora prima che il dottore si mostrasse. Almeno si ha ragione di crederlo perchè il borgomastro — cosa che non gli era mai accaduta in vita — mostrò una certa impazienza di cui il suo compagno non andò esente.

Alla fine il dottor Ox entrò, domandando scusa di aver fatto aspettare quei signori, ma un piano di gasometro da approvare, una ramificazione da rettificare... del resto tutto andava bene, i tubi destinati all’ossigeno erano già collocati, fra qualche mese la città avrebbe una splendida illuminazione. I due notabili potevano già vedere gli orifizi dei tubi, che mettevano capo in quello stesso gabinetto. Il dottore chiese di poi il motivo che gli procurava l’onore di ricevere in casa propria il borgomastro ed il consigliere.

«Vedervi, dottore, vedervi, rispose van Tricasse, è un pezzo che non abbiamo avuto questo piacere. È un pezzo che non usciamo di casa; nella nostra città di Quiquendone contiamo i passi e siamo felici quando nulla viene a rompere l’uniformità...

Niklausse guardò l’amico suo, il quale non aveva mai parlato tanto, almeno senza fare lunghe pause. Gli pareva che van Tricasse si esprimesse con una certa volubilità inconsueta. Lo stesso Niklausse sentiva come un irresistibile prurito di parlare.

Quanto al dottor Ox, egli guardava attentamente il borgo mastro con uno sguardo malizioso.

Van Tricasse, che non discuteva mai prima d’essersi accomodato in un buon seggiolone, questa volta si era levato in