Pagina:Verne - Racconti fantastici, 1874.pdf/40

Da Wikisource.
42 un capriccio del dottor ox.


Ora questi giustissimi timori incominciarono ad avverarsi. Dalla borsa, dal tempio, dal teatro, dalla casa comunale, dalla accademia, dal mercato, il male fece invasione nelle abitazioni private, e ciò meno di quindici giorni dopo la terribile rappresentazione degli Ugonotti. Fu nella casa del banchiere Collaert che si manifestarono i sintomi dell’epidemia.

Questo ricco personaggio dava un ballo, od almeno una serata alle persone notevoli della città. Egli aveva emesso alcuni mesi prima un prestito di trentamila franchi che era stato sottoscritto per tre quarti, e per riconoscere quel trionfo finanziario, egli aveva aperto le sue sale e dato una festa a’ suoi compatriotti.

Si sa in che cosa consistono questi ricevimenti fiamminghi, di cui la birra e gli sciroppi fanno in generale tutte le spese. Alcune conversazioni sul tempo che fa, sull’apparenza dei raccolti, sul buon stato dei giardini, sulla cultura dei fiori e specialmente dei tulipani; ogni tanto una danza lenta e compassata come un minuetto, qualche volta un valzer, ma uno di quei valzer tedeschi che non fanno più d’un giro e mezzo al minuto e nei quali i ballerini si tengono abbracciati lontano l’un dall’altro quanto permette la lunghezza delle loro braccia; tale è l’ordinario di codesti balli frequentati dalla classe elegante di Quiquendone. La polka, dopo di essere stata messa a quattro tempi, aveva pur cercato di attecchirvi; ma i ballerini rimanevano sempre indietro dell’orchestra per quanto si battesse lenta la misura; onde vi si aveva dovuto rinunciare.

Queste tranquille riunioni nelle quali i giovinotti e le giovinette trovavano un onesto e moderato piacere, non si erano mai accalorate disgustosamente. Perchè adunque in quella sera in casa del banchiere Collaert gli sciroppi parvero trasformarsi in vini alcoolici, in sciampagna spumante, in punch incendiarii? Perchè verso il mezzo della festa una specie d’ebrietà inesplicabile si impadronì di tutti gli invitati? Perchè il minuetto degenerò in salterello? Perchè i professori d’orchestra affrettarono il tempo? Perchè, come in teatro, le candele splendettero d’un bagliore inconsueto? Qual corrente elet-