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capitolo iv. 93

impedire gli importuni di giungere fino al padrone e di uscir di casa con qualche oggetto prezioso. Allora le sue ciance risuonavano per tutte le vie del quartiere ove la si conosceva da un pezzo. Essa si adoperava a smentire le voci di stregoneria e di magia che correvano sul conto di Zaccaria, ma siccome in fondo era persuasa della loro verità, diceva e ridiceva le preghiere per riscattare le pie menzogne. Si aveva benissimo notato che da un pezzo l’orologiaio aveva trascurato la pratica dei suoi doveri religiosi. Un tempo egli accompagnava Geranda alla messa e sembrava trovare nella preghiera quel fascino naturale di cui essa riempie le più belle intelligenze, siccome il più bell’esercizio dell’immaginazione. Questo volontario allontanamento del vecchio dalle pratiche sante, unito alle pratiche segrete della sua vita, aveva in certo modo legittimato le accuse di sortilegio fatte contro i suoi lavori. Onde, nel doppio fine di ricondurre il babbo a Dio ed al mondo, Geranda risolvette di chiamare la religione in suo aiuto, pensando che il cattolicismo potesse ridonare qualche vitalità a quell’anima morente; ma i dogmi di fede e di umiltà dovevano combattere nell’anima di Zaccaria un insuperabile orgoglio e si urtavano contro quella fierezza della scienza che tutto riferisce a sè, senza risalire alla sorgente infinita da cui emanano i primi principii.

Fu in queste condizioni che la giovinetta intraprese la conversione del babbo, e tanto fu efficace la sua influenza che il vecchio orologiaio promise di assistere la domenica successiva alla gran messa della cattedrale. Geranda provò un momento d’estasi come se le si fosse aperto il cielo davanti agli occhi. La vecchia Scolastica non potè contenere la propria gioia e trovò finalmente argomenti senza replica contro le male lingue che accusavano d’empietà il padrone, ne parlò alle vicine, alle amiche, alle nemiche, a chi la conosceva e da chi non la conosceva.

«Affè, noi non crediamo quasi a quello che ci annunziate, le si rispondeva. Mastro Zaccaria ha sempre agito d’accordo col diavolo.