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que dovrà dirsi, che dove il prezzo de’ generi è al minimo grado possibile, ivi sarà maggior copia di denaro, o maggiore circolazione: e che in Polonia, in Ungheria ec. ci sarà più denaro, e più commercio, che in Inghilterra, e in Ollanda. Il Globo terraqueo non è un Mercato, dove da una parte siano immobilmente schierati i Venditori, e dall’altra i Compratori, come sembra aver ideato l’Autore. Una riflessione sola sopra la successione de’ contratti, delle cose contrattabili, de’ Contraenti, che a vicenda ora sono Compratori, ed ora Venditori, de’ luoghi, de’ tempi, de’ modi, delle distanze, basta per far conoscere l’equivoco. Se vi avesse però l’Autore aggiunto un pensiere sopra la cosa che si vende, avrebbe veduto, che per calcolare bene, e ridursi alla sua equazione, conveniva dimostrare, che in proporzione dell’abbondanza e circolazione del denaro cresce la massa totale de’ Generi, e delle Merci; e poi ancora che nell’abbondanza del denaro e circolazione di esso, accrescendosi la Popolazione, debba ne’ Venditori aumentarsi il bisogno, e la stima del denaro, e diminuirsi poi, allorchè questi Venditori diventano Compratori, il che era impossibile di dimostrarsi. Dunque ec.


§.XIV.