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gio formato da sì gran numero di elementi, e dividere ogni merce in classi, e tassarne ciascuna al suo verisimile prezzo. Ho detto, che vi vuole chiarezza d’idee per immaginare un metodo giustificato, con cui procedere, e abbracciare coll’aritmetica tanti oggetti; poichè ogni conteggio che mancasse di giustificazione, ed in cui le somme asserite non fossero l’apice, da cui emanano gli anelli che conducono ai primi elementi, un conteggio, che esiga credenza sulla mera asserzione e mancante di prove, farebbe una operazione, sulla quale non vi sarebbe da appoggiare verun ragionamento, come ognun vede. Sarebbe questo spoglio certamente più interessante, se potesse da ciò conoscersi non solo le somme delle merci particolari trasmesse e ricevute, ma altresì gli Stati, ai quali, e dai quali si sono inviate e introdotte; ma per fare questa operazione aritmetica in modo provante, vi vuole troppo tempo e dispendio, e il fine e l’utile, che se ne può ottenere da questa divisione, è assai minore, e più incerto di quello che appare. Tutte le merci non si ricevono immediatamente dalla loro originaria patria, e si annunziano ai libri delle dogane, come


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