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niere si può accrescere, o coll’aumentazione della riproduzione annua, o colla diminuzione delle spese della coltura. L’interesse del proprietario coincide con quello del legislatore, fin tanto che si scelga il primo mezzo per accrescere la rendita; ma qualora si scelga il secondo, possono gl’interessi dello Stato, e quelli del possessore essere in opposizione. Suppongasi, che un genere di coltura richieda l’opera di dieci agricoltori che vivono sul lavoro di un campo. Il Proprietario potrebbe guadagnar più, sostituendovi un’altra coltura, la quale impiegasse due uomini soli, perchè potrebbe il risparmio di otto uomini di meno da mantenere essere una somma maggiore della differenza, che passa fra la total produzione del primo paragonata al secondo genere di coltura. È dunque un oggetto l’Agricoltura, che anche nelle sue specie diverse debbesi aver sott’occhio dagli uomini destinati a vegliare sulla felicità pubblica. Prima regola dunque generale sarà: preferire quel genere d’agricoltura che più accresce l’annua riproduzione, e che adopera maggior numero di braccia.

Alcuni generi d’agricoltura possono accrescere l’annua riproduzione su quel ter-


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