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to dei prodotti di quelle, e così scoraggendone la coltura senza urtare di fronte la proprietà de’ beni, e la libertà civile. Qualche cosa ora convien dire del Tributo. Su di questa materia sono usciti alla luce ottimi trattati in questi ultimi anni; con tutto ciò credo che vi resti qualche cosa da fare anche a chi scrive in quest’oggi. Per formarci un’idea della necessità e giustizia del tributo, si rifletta che una società d’uomini non potrebbe sussistere, tosto che fosse impunita la violenza e la frode che un Cittadino può fare all’altro, ovvero tosto che una nazione conquistatrice venisse a devastarla. Da quì nasce la necessità, per cui una parte de’ Cittadini debb’essere occupata a difendere la nazione intiera, e ciascun individuo che la compone da ogni usurpazione e violenza sì interna che esterna. Una unione d’uomini, la quale non avesse veruna forma di governo, alla prima minaccia d’un’invasione o dovrebbe disperdersi abbandonando il suolo nativo, ovvero tumultuariamente accorrere per respingere l’aggressore. Frattanto sarebbe abbandonata la coltura delle terre, e costretta dalla fame dovrebbe piegare alla necessità, e sottomettersi. Così tumultuariamen-


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