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vunque vi sia un tributo diviso per capitazione. Dovunque paghi l’uomo, e non il possessore, ivi è violata radicalmente la libertà civile. Le idee morali della nazione saranno in pericolo, perchè continui esempj della forza pubblica esercitata sopra gl’innocenti le distruggeranno. L’industria viene corrosa nella sua radice, e la nazione non riceverà mai spinta ad accrescere l’annua riproduzione, perchè fischia il flagello delle leggi terribilmente sui capo degli uomini riproduttori avviliti e scoraggiti. A questi mali un altro se ne aggiugne, ed è le spese della percezione di quello tributo, per esigere il quale, sotto questa forma, conviene mantenere de’ subalterni in tanto numero da stendersi e visitare ogni anno ogni più riposta abitazione dello Stato.

Le spese della percezione del tributo sono di un mero aggravio allo Stato per due ragioni. Una ragione si è, perchè di tanto è più grave il peso, come ognun vede, su tutta la nazione. L’altra si è, perchè quanto più s’accrescono i gabellieri di ogni genere, tanto si aumenta nello Stato una classe d’uomini, i quali non essendo nè riproduttori, nè mediatori, ma semplici consumatori, e consumatori che non possedon fondi, che non difendono lo Stato, sono