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rendiamo ad essi più care le materie prime che ricevono da noi, e in paragone nell’interno consumo dello Stato aggraviamo di tributo le manifatture estere; cosicchè le nostre abbiano, sempre che si può, la preferenza; che se ciò non si facesse da una nazione sola, dico, che quella soffrirebbe colla massima energia i mali che posson cagionare i tributi sulle merci, e avrebbe rinunziato alla utilità che se ne può risentire.


Annotazioni.

Egli è più facile di stabilire delle massime generali per la formazione di una buona Tariffa, che di farne in pratica l’applicazione. Abbiamo di fatti molti libri, che trattano assai bene di questa importante materia; non abbiamo ancora una tariffa modelata su i veri principj, tra quali peraltro non vi fu finora alcuno, ch’io sappia, il quale avanzasse, che si debbano lasciare indistintamente esenti i meri transiti, come propone il nostro Autore: massima, che per parità di ragione mi pare direttamente in contraddizione con quanto leggesi verso il fine di questo stesso Capitolo, cioè che fin tanto che gli altri Stati impongono tributo sulle merci, e che si sforzano d’allontanare le nostre dal consumarsi entro i loro confini, necessità vuole, che noi pure ven-


dia-