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Annotazioni.

S’è veduto quai siano i principj del nostro Autore, cioè diminuire il numero de’ Compratori; lasciare i Banchi all’arbitrio dei Privati; non aver nessuna cura o vigilanza sopra il prezzo de’ Generi necessarj alla conservazione de’ Cittadini: meno ancora sopra l’uscita dei Grani, qualunque sia la condizione, sito, e circostanze del Paese; togliere ogni uso d’irrigazioni, e presciegliere la coltura del Grano sopra ogni altra, senza esame della natura del terreno, della situazione del fondo; diminuire al possibile, anzi togliere affatto il numero de’ Pascoli, e de’ Bestiami, de’ Boschi; ammettere nello Stato piccolo ogni sorta di monete forestiere senza tipo nazionale; abolire ogni diritto di Transito, di Porto, di Pedaggio; dividere tutta la massa dei Tributi in due sole parti, e l’una far piombar sui Terreni, cioè sull’Agricoltura, l’altra sulle Dogane, cioè sul Commercio; rendere inutile, e inoperosa la potestà Tutoria dei Governi e de’ Sovrani, giacchè la natura sa da sè, e gli uomini devono essere posti in una libertà illimitata: con ferma e sicura promissione, che, date tutte coteste cose, si aumenterà l’abbondanza del Denaro; da questa abbondanza si diminuiranno i Prezzi di tutti i generi; da questa diminuzione di Prezzi ne verrà, che li Terreni accresceranno di valore: e da questo aumento di valore ne’ Terreni succederà, che i Pro-


dotti