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sa coll’altra. Quì il Commercio è sinonimo di permutazione; al principio di questo paragrafo è sinonimo di trasporto: dunque trasporto, e permutazione sarebber sinonimi.

Quella che si vuol cedere. Il bisogno non è la preferenza che si dà alla merce, che si ricerca sopra quella che si offre; tuttociò è un effetto del bisogno: dunque bisogno non significa eccesso di stima di una cosa sopra l’altra. Quando le cose sono contrattate, la stima è eguale da una parte, e dall’altra. Il bisogno ch’entra come elemento nel prezzo delle cose sarà un vero desiderio, ma la valutabilità di questo bisogno non sarà la energia del desiderio particolare di chi cerca una tal merce, ma la maggiore, o minor ricerca della maggior parte, il che si misura dalla comune utilità: dunque in ragion composta del bisogno comune, e della rarità si stabiliranno i prezzi delle cose.

Merci particolari. La merce universale, cioè il danaro non accresce le voglie de’ posseditori, dà però la facoltà di soddisfare alle voglie già esistenti. Molto meno poi accresce il numero di quelle cose, che contribuiscono al soddisfacimento delle voglie medesime. Egli è vero, che durante l’accrescimento della massa del danaro si anima l’industria, ma aumentato ch’egliFonte/commento: Pagina:Verri - Meditazioni sulla economia politica, 1771.pdf/273 sia tutto si riduce al primo stato. Ma se secondo l’Autore accresce sempre più il numero delle voglie per le merci particolari, vi sarà in proporzione dell’aumento di questa merce universale un eccesso di stima per le merci particola-


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