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va riflettere in primo luogo, che le merci, l’uso delle quali è l’immediata giornaliera consumazione, possono esser soggette all’inconveniente, che non siano così facilmente reperibili nell’istantaneo ed incessante bisogno, come le merci di semplice uso, le quali non sono consumate immediatamente, e possono continuare a circolare nei contratti; la consumazione è il limite della circolazione. In secondo luogo sarebbe desiderabile, che fra i primi venditori, ed i consumatori non ci fossero agenti intermedi, i quali pesano ugualmente sulla prima vendita, che sull’ultima compera. Ma quanto è desiderabile, altrettanto è impossibile il sopprimere questi rivenditori, i quali preparino, e custodiscano per la consumazione di tutte le ore il vitto del Popolo. Se fosse possibile, che tutti i Produttori che vendono di prima mano le materie d’immediata consumazione, potessero intervenire e contrattare giornalmente ed al minuto nelle vendite di questo genere, allora certamente sarebbe o dannoso, o inutile per lo meno il tassare il prezzo; perché l’utile concorrenza de’ primi venditori, quella de’ Compratori, o Consumatori metterebbero il prezzo al giusto livello. Ma questa ideale concorrenza, dalla quale tante conseguenze si cavano nella Politica Economica, non è simile all’attuale concorrenza delle merci, che si offrono al mercato. I Produttori vendono in massa ciò che i rivenditori rivendono al minuto; il numero de’ secondi debbe esser sempre per quanto libere si suppongano le contrattazio-


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