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ALLI SPETTRI DEL 4 SETTEMBRE 1847.



Quella notizia gli aveva dato una
disinvoltura, una parlantina, insolita
da gran tempo.
Promessi Sposi, cap. 38.


Su Don Abbondio, è morto Don Rodrigo,
     Sbuca dal guscio delle tue paure:
     È morto, è morto: non temer castigo,
                                        Destati pure.

Scosso dal Limbo degl’ignoti automi,
     Corri a gridare in mezzo al viavai
     Popolo e libertà, cogli altri nomi,
                                        Seppur li sai.

Ma già corresti: ti vedemmo a sera
     Tra gente e gente entrato in comitiva,
     E seguendo alla coda una bandiera
                                        Biasciare evviva.

Cresciuta l’onda cittadina, e visto
     Popolo e Re festante e rimpaciato,
     E la spia moribonda, e al birro tristo
                                        Mancare il fiato,

Tu, sciolto dall’ingenito tremore,
     Saltasti in capofila a far subbuglio,
     Matto tra i savi, e ti facesti onore
                                        Del sol di luglio.

Bravo! Coraggio! Il tempo dà consiglio:
     Consigliati col tempo all’occasione:
     Ma intanto che può fare anco il coniglio
                                        Cuor di leone,