Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu/31

Da Wikisource.

il dies iræ. 7

25Godi, o povero Polacco;
Un amico del Cosacco
Sconta le tue lacrime.

Quest’è ito; al rimanente
Toccherà qualche accidente:
30Dio non paga il sabbato.

Ma lo Scita inospitale
Pianta l’occhio al funerale
Sitibondo ed avido,

Come iena del deserto
35Annosando a gozzo aperto
Il fratel cadavere.

Veglia il Prusso e fa la spia,
E sospirano il Messia
L’Elba, il Reno e l’Odera.

40Rompe il Tago con Pirene
Le cattoliche catene,
Brucia i frati e gongola.

Sir John Bull propagatore
Delle macchine a vapore
45Manda i tory a rotoli.

Il Chiappini si dispera,
E grattandosi la pera
Pensa a Carlo Decimo.

Ride Italia al caso reo,
50E dall’Alpi a Lilibeo
I suoi re si purgano.

Non temete; lo stivale
Non può mettersi in gambale;
Dorme il calzolajo.

55Ma silenzio! odo il cannone:
Non è nulla: altro padrone!
Habemus Pontificem.