Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
alla memoria di carlo falugi. | 343 |
Se dunque il tempo d’improvviso morso
L’opre migliori di natura offende,
Alle lusinghe ree si volga il dorso.
Folle è colui che d’evitar pretende
La comun sorte: su ciascuno eguale
La provocata man di Dio si stende,
E nostra possa ad arrestarla è frale.