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AL PADRE BERNARDO DA SIENA.


Non disse Cristo al suo primo convento:
     Andate, e predicate al mondo ciance:
     Ma diede lor verace fondamento.
                              Dante, Parad., XXIX.



Al Secol tolto nell’età più bella,
     E unito al Cielo in vincolo d’amore
     Nel sacro asilo di romita cella;

Fra gl’inni penitenti e lo squallore,
     Da questa terra misera non hai
     Sdegnosamente allontanato il core.

Ma ripensando agli infiniti guai
     Che ti lasciasti a tergo, e fatto pio
     Del nostro mal, peregrinando vai

Fido e diletto Apostolo d’Iddio,
     Che mal s’appaga del Pastor che giace
     Lento all’ombre, e l’Ovil lascia in oblio.

Di quella Mente interprete verace
     Che dettò l’evangelica parola,
     Sublime pegno di beata pace;

Come effluvio di rosa e di viola
     Dalle tue labbra il nettare divino
     Spira soave, e l’anima consola.

Partesi, per udirti, in sul mattino
     Dalla capanna sua la vecchìarella
     Per lungo e malagevole cammino:

Poi torna a casa a dar di le novella
     Ai piccoli nipoti, e ne rammenta
     Gli atti, le vesti, il volto, e la favella.