Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu/380

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356 sonetti.

China alla sponda dell’ornato letto
     Veggo la Donna mia, vigile e presta
     Precorrendo ogni moto, ogni richiesta
     Dell’adorato ed egro pargoletto.

Ora sospira, ed or lo stringe al petto,
     E i lini e l’erbe salutari appresta;
     E nella faccia desolata e mesta
     Parla la piena del materno affetto.

Ebbro di nuova contentezza e pura,
     Tacito seggo dall’opposto lato,
     Tutto converso all’amorosa cura.

E negletto quantunque ed obbliato,
     Non mi lagno di Lei, che di natura
     Basta la voce a rendermi beato.