Pagina:Versi sciolti dell'abate Carlo Innocenzio Frugoni.pdf/121

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Di real luce entro Tue vene aggira
Buon Sangue Bentivoglio, a Lui, che quando
Può 1’ auftere depor pubbliche cure
Nettare di Tofcana aurea favella,
E divin Vate, ed Orator facondo
Verfa fu i fogli: a Lui, che i vivi, e prontii
Ma d’ amico favor poveri, e privi,
Qual di buon Vento ben fpalmate Navi,..
Itali ingegni a ben fperar conforta.
E di che parlcrem ? Dea, Tu che ’1 fai,.
Tu , che de 1’ alme tue dotte Sorelle
Sovente al rezzo de I’ aonia riva
Frefca d’ erbe nafeenti, e di bei fiori,
Che lufinghier Favonio intorno move,
Odi le tante rammentar famofe
Nuove fatiche, che di Ciel diverfa
E varia in fuo penfar, varia in- fuo fiile.
Verghi diletta a Febo Itala penna.
E non udifti, qual di Gallia giunfe
Novellamente al mio Signor calzata
Di gemmato coturno, e-fui gran fatto-
De le Patrizie congiurate Spade
Contra il Tiranno Dittatore, ordita