Pagina:Versi sciolti dell'abate Carlo Innocenzio Frugoni.pdf/13

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(X.)

Tutte sen van per la tua cura adorne,
Te sembria richiamar, Te che solevi
160Il lor sacro silenzio, a i dolci intento
Utili studj visitar si spesso,
E da gli antichi, e da i moderni scritti
Raccorre il meglio, ed in tua mente farne
Conserva, come per le piagge Iblee
165Sagace Pecchia gli odorosi Timi
Sugge, e deliba, e il depredato succo
Poi fa tesoro de’ suoi biondi favi.
Ben avrian esse nel tuo buon Germano
Di che riconsolarsi, e men gir meste
170De l’abbandono tuo, se in Lui fìorisse
Amabil sanità, ma crudo morbo
Co i duri artigli l’affannato petto
Implacabil gli preme, e da le gravi
Prime scienze lo scompagna, e rompe
175Il buon lavor, che se, qual merta, avesse
Fati migliori, non fors’anche incolto,
E mal contento degli ingrati indugi
Si giaceria su l’oziosa incude.
Bajardi, quanto in su l’amica Lira
180Finor t’ornai di non usati detti


E di