Pagina:Versi sciolti dell'abate Carlo Innocenzio Frugoni.pdf/138

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Il Tuo fervido ingegno, in. etri Natura
Sparfc il felice foco. Eccola al canto
Spofare il fuono, che la man ficura
Sa ricercar per 1’ agitate corde:
Eccola col bel piè condurre in danza
Vezzo, e Real Decoro: Eccola in mezzo
L’Arti, erudirfi or ne gli antichi Tempi,
Or ne gli Arcani de le dotte Mufe,
Or ne 1’efatto Lineare in carte,
Or ne la Lingua, che nel fecol d’ oro
Parlò fui Tebbro la fuperba Roma.
Nè ti maravigliar, fe fulle penne
Non ben’ adulte ancor 1’ Età fua prima
Spiega animofa sì -mirabil volo.
Cultrice venne del fublime Genio,
Che con Lei nacque, non già qual ti fembra
Mortale Inclita Donna , a cui fidato
Fu sì gran Pegno, ma Minerva iftelfa,
Che ri velli ta de le fue fembianze
Guida 1’ Indole bella, e- la prepara
Al non lontano Onor de i fuoi Dellini.

Se dunque a tanto Nome in guardia lèi,
Su 1’ ardito Coturno il palio volgi,

O d’