Pagina:Versi sciolti dell'abate Carlo Innocenzio Frugoni.pdf/140

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A MYLORD HOLDERNESSE

Ambafciatore Straordinario di S. M. Britànica
alla Serenici ma Repubblica di Venezia
nel luo pubblico Ingreffo.

Si fcufa V Tutore di non avere potuto in sì fol enne
congiuntura Jcrivere ver fi da inferire nella Raccolta
di Rime per tal Funzione pubblicata , e gli
promette in appreffo.

On quelli i carmi fon, non quelle fono,
Grande Holdernefle, le Apollinee note,
Ch’io fervido Miniftro de le Mufe
A l’alto Nome tuo medito, e ferbo.
Non anche domo, e non perfetto ancora
Sta, forfè di Te degno, aureo lavoro
Su la lirica incudc, c ancor lucente
Far fi e terfo delia tra le faville,
Tra il vivo ardor de la Febea fucina.
Nè fia, che lungo tempo a venir tardi
Ne la publica luce, ed a far fede,
Quanto io tuo Merto, e mio dovere intenda.
Così guardinghi i Venolini Vcrfi
Già paventalo, ben tei fai, d’Augnilo
Il difficile orecchio , e tardi ofaro