Pagina:Versi sciolti dell'abate Carlo Innocenzio Frugoni.pdf/19

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(XVI.)

     Senza corteccia a contrastar con l’onda
     Fra ’l nautico favor si lascia addietro
     Lo stuol seguace, e l’arenosa riva,
     90Ne le nervose gambe, e ne l’esperte
     Braccia affidato, e ne l’audace petto,
     Senza sostegno, e guida anch’io credei
     Franco poter per l’Apollineo Regno
     Prender, qual mi piacea, lunge da gli altri
     95Novo viaggio, e forse il presi, e forse,
     Quando, me fatto già invisibil’ombra,
     Vivo il mio nome prenderassi a scherno
     La gelid’urna, e le ragion di morte,
     Ne farà fede ogni lontano tempo
     100Giudice più sincero, e ne’ miei carmi
     Non solo certa esterior vaghezza
     Di forme, e di fantasmi, e certo dono
     Facile di cantar, ma pur fra i lumi
     Del difficile stil, come fra belle
     105Adorne vesti signoril Matrona
     Troverà involte quell’egregie cose,
     Che acconciamente trae Poeta accorto
     Da le scienze, e dir s’udrà: Costui
     Vide, e conobbe ancor le illustri scole.


Come