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amplificando la Grotta (lo che riescirebbe agevolissimo per la tenerezza del tufo) giacchè non è a dubitare che le fioriture saline si accrescerebbero in ragione dell'ampliata superficie.
Sul piano della Caverna evvi una pozza d'acqua, ora più, ora meno gorgogliante per molte bolle gazose che si alzan dal fondo. L'acqua ha presso a poco il calorico dell'atmosfera, e il gaz dall'odore sembra idrogeno sulfurato, ma non ho avuto bastante comodità per conoscerne direttamente le proprietà. Le pareti, e la volta della Caverna sono sparse di pomici ordinarie, racchiudenti diversi feldspati, alquanto calcinati, e perciò privi della natia lucentezza, senza però aver perduta la naturale cristallizzazione, che è romboidale.
Al di là del Porto di Miseno si solleva dal mare il suo Promontorio, che forma un Monte tufaceo di non dispreggevole altezza, dalla cui cima si offrono mille punti di maravigliose vedute. La genesi sua si dee ella pure a un Vulcano, siccome ricavasi dal cratere tuttora conoscibilissimo, quantunque in molta parte distrutto al sud dai flutti del mare.