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Scorso buon tratto di questo Promontorio, mi si sono presentate mezzo immerse nel tufo più lave, sì compatte che porose, ma comuni ad altri Vulcani, e tutte erratiche. Mescolate ad esse esistono diversi pezzi di pomici medesimamente erratiche, non dirò solo sparse, ma gremite di feldspati. Nell'esteriore d'un pollice quadrato di queste pomici ne ho contati 14., e 47. nel suo interno. Sono a tavolette di più sfoglie, della durezza poco meno del quarzo, e presentan quel lucido cangiante, che suole andare indiviso dai feldspati. Il fuoco adunque non mostra di avere niente potuto contro di essi, non ostante che convertito abbia la base in pomice, che è quanto dire in una verace vetrificazione.
In faccia a Procida, e poco distante da lei sporge dal mare un breve ed umile scoglio, in adietro sol noto a' pescatori, denominato Scoglietto dalle Pietre Arse, perchè effettivamente è un miscuglio di pomici, di smalti, di lave. Il primo tra' Fisici, che lo ha scoperto, è stato l'Abbate Breislak, il quale se non ricusò d'essermi compagno agli altri Campi Flegrei, provò la maggior compiacen-