Vai al contenuto

Pagina:Viaggi alle Due Sicilie e in alcune parti dell'Appennino, vol. 1, 1792 - BEIC IE6478057.djvu/193

Da Wikisource.

131

mare per l'azione del fuoco, e de' fluidi aeriformi. Così sappiamo che le liquide sostanze vetrose, le quali si rappigliano, e consolidano nell'acqua, sono più friabili, che allorquando s'induran nell'aria. E il giudizio mio tanto più fermo lo reputo, quanto che assai screpolature si aprono in cosiffatti smalti. Fenomeno che osserviam pure nel fuso vetro fattizio lasciato cadere dentro l'acqua. Noterò in passando che questi smalti quando eran fluidi, hanno involto più corpi stranieri, come pezzetti di tufo, e di lave, ghiajuole, terre di varia qualità, e simili, i quali vi si veggon dentro, ove più ove meno calcinati. Per altro la poca distanza fra Procida, e lo Scoglio delle Pietre Arse fa credere che una volta questi due luoghi fossero continuati, e che col volger degli anni sieno stati dal mare divisi.



I 2