Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu/180

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164 Gana, Ghirla.

Maggiore che quel di Gana è il laghetto di Ghirla, che va per mezzo d'una profonda cascata a gettar le acque sue nella Morgorabbia. Più esteso era questo ne’ vetusti tempi, quando l'emissario passava sopra quello scoglio traforato, che ora chiamasi Ponte di Nivo. L'acqua ha corroso ivi il sasso calcare, disposto a strati orizzontali. S'è aperta una sotterranea strada, formandovi una delle più romanzesche caverne, in fondo alla quale si precipita; e non ricompare se non presso alla Ferrera, distante mezzo miglio. Nel primo gorgo abbondano i pesci, e più degli altri i barbi, e nell'ultimo le anguille che mai non salgono al lago. Or che presso la caverna s'è formato un mulino, n'è più comodo l'accesso, ma men bello il prospetto. Il lago di Ghirla abbonda di pesci, e a ragione fra questi son celebrati i Vaironi e i Persici. Il fieno e le castagne sono il principal prodotto di questa valle. L'abbondanza de' boschi ha fatto sì che da alcuni anni vi s'è stabilita qualche manifattura di ferro. In faccia a Ghirla, nel tenere di Cunardo, si sono trovati alcuni filoncini di carbon fossile, non utilmente scavabile per la poca quantità. V'ha però degl'indizj da’ quali rilevare che sianvene strati copiosi profondamente. Di là non lungi v'è della buona argilla, che serve alle fabbriche di maiolica di Ghirla e di Cunardo.