Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/13

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gio presentaneo si ottenesse che la sostituzione de’ marmi Dalmatini (de’ quali servivansi pell’Architettura non meno, che pegli usi più nobili della Statuaria i Romani) a quelli, che a caro ed oggimai indiscreto prezzo annualmente ci vendono i forastieri, io stimerei che i miei Nobilissimi Mecenati potessero sentire la compiacenza d’aver reso nella scoperta di quelle antiche Lapicidine un servigio non lieve alla Nazione. Che se poi dagli esami diligenti intorno all’indole e allo stato attuale de’ Laghi, delle Paludi, de’ Fiumi; dalle notizie de’ prodotti naturali di quel vasto Paese, e dalle indicazioni tendenti ad aumentarli, a migliorarli, a renderli più utili allo Stato; dalla scoperta di qualche nuova cosa, che sfuggì finora alle ricerche de’ Naturalisti, ne derivassero de’ vantaggi sensibili al Pubblico Patrimonio, al Commercio Nazionale, ed alle Arti, allora i generosi Promotori della mia spedizione goderebbero con incontrastabile titolo la qualificazione d’ottimi Patrioti, ed io gusterei pienamente della interna contentezza che inonda l’anima del Suddito utile, a cui ben più che alla fama d’Erudito e Scienziato deve ogni bennato Uomo aspirare.

La Clemenza, e la Protezione autorevole dell’EE. VV., ch’io imploro col più vivo sentimento di rispettosa fiducia, potranno sole condurmi a tanto bene, ed animare in me vie maggiormente il de-side-