Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/153

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do a Macro, chiama terra aurifera la Dalmazia, e pare, che i contorni di Salona, secondo la di lui opinione, meritassero questa qualificazione.

          Ibis litoreas, Macer, Salonas;
          Felix auriferæ colone terræ.

E da un verso di Stazio nell’Epitalamio di Stella apparisce, che in proverbio fosse passato l’oro della Dalmazia:

           Robora Dalmatico lucent satiata metallo:

tratto, che non permette di rivocare in dubbio l’esistenza, e l’abbondanza di questo prezioso prodotto. Così alcuno de’ nostri Poeti chiamò l’oro metallo Peruano, e si fece intendere benissimo.

§. 9. Voci popolari in fatto di Mineralogia Dalmatina.

Ad onta però di queste testimonianze, che in più d’una persona coltivarono la speranza di rinvenir tesori, io non posso darmi ad intendere, che ne’ monti, che sorgono lungo il lido della Dalmazia propriamente detta, vi sieno Miniere d’oro, o d’argento; eglino non ànno verun carattere di monti minerali. Forse la mediterranea montagna di Promina, dove la Città di Promona era situata, è ricca di Miniere, come alcuni Scrittori Dalmatini assicurano. Io non l’ò peranche colla necessaria diligenza, e in ogni sua parte visitata: ma sospetto, che il nome della montagna possa aver fatto inganno ai Dalmatini, pell’apparente analogia, ch’egli à colle Miniere, quantunque originariamente sia forse derivato a prominendo. M’era stato detto, che il fiumicello Hyader, ora dalle rovine della Città vicina chiamato Salona, porti seco dalle origini sue nell’uscire arena non affatto priva di pagliuzze d’oro; e mi fu anche asseri-