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Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/18

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4 DEL CONTADO

fanno sì miserabile raccolta, che non giova parlarne. La pietra dominante vi è della pasta di marmo compatto, biancastro, ch’è, come sa V. E., estesa anche molto ampiamente pe’ monti più alti dell’Italia, che guardano il Mediterraneo, e segnatamente a Piperno, a Terracina, e presso le Reali delizie di Caserta ritrovasi. Io non so se facendo il giro del Golfo fra l’Italia nostra, e l’Istria si ritrovasse pelle altezze del Friuli, non essendomi fino ad ora accaduto di viaggiare per quelle contrade, nè (per quanto mi si fa credere) avendovi molti Amatori dichiarati l’Orittografia. N’è però composta per la maggior parte la Penisola dell’Istria, e regna questa spezie d’impasto pell’Isole intermedie, mostrando una contemporaneità d’origine coi monti litorali, e mediterranei, ne’ quali si veggono del marmo medesimo vaste stratificazioni, quantunque benespesso fuor della giacitura loro naturale, e interrotte. Noi lo abbiamo comunemente sotto gli occhi, pel grand’uso, che se ne fa nelle fabbriche di Venezia; e mi pare che convenga col Calcareo, solido, di particelle impalpabili, e indistinte del Wallerio1. L’apparenza di questo marmo è silicea, particolarmente nella frattura, rompendosi egli sotto il martello in ischeggie concavo-convesse, come le focaje usano di fare. Tardi si lascia attaccare dagli acidi artefatti; e non v’è che l’aria con quelli, cui porta seco sovente, che rendane in lungo giro d’anni la superficie scabrosa, e lasci distinguere i cor-


1
  1. Calcareus solidus, particulis impalpabilibus, & indistinctis. Wall. §. 41. 1.
    Lapis calcareus particulis impalpabilibus. Cronstedt 7.
    Calculus litoralis. Dioscorid. Cæsalp. Encel.
    Pierre à chaux compacte. Bomare 149. 105.