Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/260

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sinistra del Promontorio di Diomede, conservano siffatti vestigj d’antica continuità, che il pensiero dell’Osservatore non può a meno di lasciarsi andar dietro a congetture, sulle rivoluzioni sofferte dal nostro Globo, e su i differenti aspetti, che dovettero avere in rimoti tempi le di lui parti. Nelle acque, che bagnano questo tratto di litorale, e ricevono il fiumicello di Salona, dovrebbono trovarsi Pettini eguali nella grandezza, e nella squisitezza del sapore a quelli di Metellino, celebri nelle tavole degli Antichi. Oribasio1 ne fa particolare menzione; ed aggiunge, che nel mare di Dalmazia nascono anche le più pregevoli Orecchie marine, spezie nota di Lepadi, il condimento delle quali dice essere il liquore Cirenaico, l’aceto, e la ruta.

§. 2. Del Porto, della Città, della Storia Letteraria di Spalatro.

Sulle rive del Porto di Spalatro, a destra della Città, stendonsi le numerose abitazioni del Borgo, e i ben coltivati terreni suburbani. Fra di questi merita particolare menzione il Podere destinato alle sperienze, e alle Sessioni della Società d’Agricoltura, eretta con plausibile esempio, e mantenuta a spese proprie da un riguardevole numero di que’ Gentiluomini, e Cittadini. È da desiderare, che una così nobile, e laudevole fondazione non si disciolga inopportunamente; la Provincia à pur troppo di bisogno, che vi prendano piede gli studj Georgici: da che così la coltura delle terre, come il governo de’ bestiami è pessimamente inteso tanto da’ Morlacchi, che da’ contadini litorali.

  1. Oribas. ad Julian. Imp. l. 2. c. 60.