Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/298

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dignità la piana campagna di Pascopoglie, che negli Autunni piovosi è soggetta alle inondazioni, perchè il Fiume non à argini di sorta alcuna, e il di lui corso in più d’un luogo è impedito da’ mulini, e mal intese roste artificiali, o da isole, e banchi di fanghiglia, che ingombrano l’alveo abbandonato intieramente all’eventualità. Per questa, e per molte altre ragioni, che fatalmente vi si combinano, la pianura di Pascopoglie, e generalmente tutte le belle, e pingui Valli della Morlacchia sono quasi affatto incolte. Noi non seguimmo il corso della Cettina; ma abbandonatolo per qualche tempo, lo rividimo al passo di Han, dove non lungi dal Fiume àvvi una fonte d’acqua salata, cui gli abitanti chiamano Zlane-stine (pietre salse). Noi non visitammo questa fontana, quantunque vi siamo passati assai da presso, perchè non ce n’era per anche stato parlato, e proseguimmo il viaggio sino a Otok1, picciola Isoletta in mezzo al Fiume, celebre fra gli abitanti de’ vicini luoghi pella strage di parecchie famiglie Morlacche, che vi s’erano ritirate, e valorosamente difese per qualche tempo nell’ultima guerra. I varj rami della Cettina sono considerabilmente profondi in quel sito, ed occupano troppo spazio di terreno impaludandolo, il che non avverrebbe se fossero uniti, e ben arginati incominciando dalle sorgenti loro, di modo, che le acque incassate s’internassero fra le montagne a Trigl con impeto e volume maggiore, e di là precipitassero poi a lor piacimento di balza in balza come fanno sino al piè della picciola Roc-

  1. Otok, Isola. Non essendovi occasione d’equivoco, questa della Cettina porta il nome generico invece d’averne uno di proprio.