Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/345

Da Wikisource.

vi è come l’Aprile fra noi. La State vi si sente quasi da per tutto calda all’eccesso; e nel mese di Settembre io vi ò sofferto tanto dall’ardore dell’aria, che in Puglia non ò certamente provato di peggio. Le grandini vi sono meno frequenti, e più minute che nella nostra parte d’Italia.

§. 4. Del Mare, che bagna il Primorie; del suo livello; della Pesca.

Nel viaggio, ch’io ò avuto l’onore di fare con Voi, ò in vari luoghi creduto di ritrovare costanti, e chiari indizj dell’alzamento del livello del nostro Adriatico, del quale alzamento da’ tempi Romani a’ nostri convennero il Manfredi, e ’l Zendrini, e che adesso da alcuni si nega senza verun ragionevole fondamento, anzi in opposizione de’ fatti, da altri non si calcola punto nelle occasioni, che pur chiederebbono si calcolasse. Non è del momento il raccogliere tutte le osservazioni di fatto, che in favore di questo alzamento di livello somministra la Città di Venezia, dove il Governo è in necessità d’anno in anno d’alzare le piazze, che danno acqua alle pubbliche Cisterne, perchè dal XVI secolo, in cui per la maggior parte furono riparate, sino a’ dì nostri, il mare à guadagnato sopra i pavimenti nelle piene sciroccali; dove l’acque entrano in parecchj Tempj, che saranno certamente stati fabbricati in modo da contenervi i Fedeli all’asciutto; dove la gran Piazza di S. Marco, ad onta del nuovo pavimento, e de’ rialzamenti che vi si son fatti, è tratto tratto inondata: dove ne’ magazzini de’ Mercatanti l’acqua oltrepassa nelle piene le prevedute misure con danno, e deperimento grandissimo di merci. E questi danni urbani, e gli smantellamenti delle dighe, i pregiudizj cui soffrono le nostre Valli, e quelle de’ Comac-