Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/357

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scono all’altezza di due piedi, danno una cattiva sorta di perle di colore piombato, e quella spezie di seta, di cui Voi avete veduto in Dalmazia de’ lavori. Un Naturalista, che volesse intieramente occuparsi di ricerche Conchiliologiche, e Zoofitologiche troverebbe però certamente ampio pascolo alla sua curiosità ne’ fondi dell’Adriatico, e potrebbe unire un gran numero d’osservazioni curiose; da che si può dire francamente che Marsigli, e Donati appena sfiorarono questa messe vastissima. I lavori petrosi, e legnosi de’ Polipi deggiono essere moltiplicatissimi nelle profondità subacquee, e non di raro qualche pezzo di Madripore, o di Corallo dà fuori. La Pesca di quest’ultimo genere è a’ dì nostri trattata con un po’ d’oscitanza, perchè forse qualche serie di combinazioni disfavorevoli ne à disgustato il Fermiere.

§. 5. De’ luoghi abitati lungo il Litorale del Primorie a Ponente, e a Levante di Macarska.

Dalla picciola Villa di Brella, che sorge su d’un’altura in riva del Mare presso la Vrullia, dove second’ogni probabilità il Pegunzio degli Antichi, e la Brullia del Porfirogenito si dee cercare, incomincia il Territorio di Macarska. I pochi terreni, che dalle radici della Montagna stendonsi lungo il mare formando qualche striscia di Litorale piano, e le colline contigue sono assai mal coltivate; buona parte di esse giace abbandonata al pascolo degli animali, quantunque fosse ragionevole cosa il ridurre a vigne tutto quel tratto. La nudezza però della Montagna superiore giustifica l’uso delle terre litorali. A onta delle troppo frequenti visite di Borea, tutto il Primorie Macherano è attissimo a portare Ulivi, e Viti, e frutta gentili; queste ultime vi si vanno introducendo sull’esempio de’