Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/370

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no allorch’io entrava, e non si vedeano più sino al momento del mio uscire dopo mangiato. Le fanciulle di casa metteansi alle fessure delle porte per guardare me, e il mio Disegnatore come due strani animali, sì nel vestito, che nelle maniere. A tavola sedeva con noi l’onorato Vecchio, e le vivande preparate alla Turchesca erano portate dal di lui figlio. Questo Voivoda è ragguardevole personaggio nel picciolo paese, ed à veramente de’ talenti, senza che gli si sieno sviluppati nelle Città; in gioventù compose molte Poesie amorose, ed Eroiche.

Egli mi parlò d’alcune voragini, dalle quali esce talvolta in tempo d’Autunno, e di Primavera l’acqua con estrema violenza, e in così grand’abbondanza, che la Valle di Coccorich, che avrà tre buone miglia di lunghezza, trovasi cangiata nello spazio di pochi giorni in un profondissimo Lago. Le case del Pervan sono piantate sul dorso d’una Collina, di modo che fa d’uopo discendere per un considerabile tratto prima di trovarsi al basso della Valle; ma ad onta di questa elevatezza l’acqua s’alzò in una notte all’improvviso così straordinariamente, che guadagnò il secondo piano della Torre, in cui abitava il buon Vecchio, al quale poco mancò che non impedisse l’uscire dalla porta, che dà su la scala di fuori. Io volli andar a vedere una, o due di queste voragini, che si somigliano tutte. I cespugli che le circondano sono vestiti di muschi, e conserve annerite, il che dà loro un aspetto triste. La maggiore à venti piè di diametro nell’apertura, e centoventi di profondità; nel fondo v’è sempre acqua, e parecchi anni sono v’ebbe chi volle assicurarsi della quantità, e del livello di essa. Si trovarono dodici piedi d’acqua, il di cui livello corrispondeva a quello del Lago di Jezero poche miglia lontano. Dopo le gran