Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/99

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che se monsieur (par hasard) si fosse dimenticato di rispondere alla lettera di madame, quest’espediente gli dava adito di ripiegare al faux pas — quando che no, le cose starebbero come stavano.

Veramente io non era certo se la mia étiquette m’ingiungeva di scrivere o no — ma quand’anche io scrivessi — neppure il diavolo poteva adirarsene1 — nè io doveva mostrarmi ingrato allo zelo ufficioso d’un servo tenero dell’onor mio — e quand’anche egli avesse errato — ed io mi vedessi mal mio grado impacciato — non si poteva imputarlo al suo cuore — per verità, non era necessario ch’io rispondessi — ma come mai mortificar quel ragazzo che diceva con gli occhi: Non ho io forse ben fatto? —

— Va tutto bene, La Fleur — dissi; e bastò — Spiccasi, che parea lampo, di camera; torna col calamaio, e con l’altra mano piena di penne e di fogli; accostasi al tavolino; m’apparecchia ogni cosa davanti, mostrando in vista tal compiacenza ch’io non ho potuto non pigliare la penna.

Cominciai, ricominciai; e sebbene io dovessi dir poco o nulla, e quel nulla potesse esprimersi in mez-

  1. Elle sono chiacchiere del donnajuolo per non parere sì tosto mal fermo nel proponimento di vivere fido all’amore d’Elisa, e di non impacciarsi per nulla con la dama di Brusselle.