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98 | libro primo - sezione seconda |
LXX
248Si conceda ciò che non ripugna in natura e qui poi truoverassi vero di fatto: che dallo stato nefario del mondo eslege si ritirarono prima alquanti pochi piú robusti, che fondarono le famiglie, con le quali e per le quali ridussero i campi a coltura; e gli altri molti lunga etá dopo se ne ritirarono, rifuggendo alle terre colte di questi padri.
LXXI
249I natii costumi, e sopra tutto quello della natural libertá, non si cangiano tutti ad un tratto, ma per gradi e con lungo tempo.
LXXII
250Posto che le nazioni tutte cominciarono da un culto di una qualche divinitá, i padri nello stato delle famiglie dovetter esser i sappienti in divinitá d’auspici, i sacerdoti che sagrificavano per proccurargli o sia ben intendergli, e gli re che portavano le divine leggi alle loro famiglie.
LXXIII
251È volgar tradizione che i primi i quali governarono mondo furono re.
LXXIV
252È altra volgar tradizione ch’i primi re si criavano per natura i piú degni.
LXXV
253È volgar tradizione ancora ch’i primi re furono sappienti, onde Platone con vano voto disiderava questi antichissimi tempi ne’ quali o i filosofi regnavano o filosofavano i re.