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della morale poetica 221


ond’ella come tutte l’altre furon credute figliuole di Giove (perché dalla religione nacquero l’arti dell’umanitá, delle quali è nume Apollo, che principalmente fu creduto dio della divinitá), e cantano con quel «canere» o «cantare» che significa «predire» a’ latini.

509La seconda solennitá è che le donne si velino, in segno di quella vergogna che fece i primi matrimoni nel mondo. Il qual costume è stato conservato da tutte le nazioni; e i latini ne diedero il nome alle medesime nozze, che sono dette «nuptiae» a «nubendo», che significa «cuoprire»; e da’tempi barbari ritornati «vergini in capillo» si dissero le donzelle, a differenza delle donne, ch’ivan velate.

510La terza solennitá fu (la qual si serbò da’ romani) di prendersi le spose con una certa finta forza, dalla forza vera con la quale i giganti strascinarono le prime donne dentro le loro grotte. E dopo le prime terre occupate da’ giganti con ingombrarle coi corpi, le mogli solenni si dissero «manucaptae».

511I poeti teologi fecero de’ matrimoni solenni il secondo de’ divini caratteri dopo quello di Giove: Giunone, seconda divinitá delle genti dette «maggiori». La qual è di Giove sorella e moglie, perché i primi matrimoni giusti ovvero solenni (che dalla solennitá degli auspici di Giove furono detti «giusti»), da fratelli e sorelle dovetter incominciare; — regina degli uomini e degli dèi, perché i regni poi nacquero da essi matrimoni legittimi; — tutta vestita, come s’osserva nelle statue, nelle medaglie, per significazion della pudicizia.

512Onde Venere eroica, in quanto nume anch’essa de’ matrimoni solenni, detta «pronuba», si cuopre le vergogne col cesto; il quale, dopo, i poeti effemminati ricamarono di tutti gl’incentivi della libidine. Ma poi, corrotta la severa istoria degli auspici, come Giove con le donne, cosí Venere fu creduta giacer con gli uomini, e di Anchise aver fatto Enea, che fu generato con gli auspici di questa Venere. Ed a questa Venere sono attribuiti i cigni, comuni a lei con Apollo, che cantano di quel «canere» o «cantare» che significa «divinari» o «predire»; in forma d’uno de’ quali Giove giace con Leda,