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276 libro secondo - sezione quinta - capo primo


idea eterna di Dio, ch’altro non è che ordine eterno); e ne restò propietá eterna: che l’ordine de’ migliori è la sapienza delle cittá. Ma Minerva appo Omero è sempre distinta con gli aggiunti perpetui di «guerriera» e di «predatrice», e due volte sole ci ricordiamo di averlavi letto con quello di «consigliera»: e la civetta e l’oliva le furono consagrate, non giá perch’ella mediti la notte e legga e scriva al lume della lucerna, ma per significare la notte de’ nascondigli, co’ quali si fondò, com’abbiamo sopra detto, l’umanitá, e forse per piú propiamente significare che i senati eroici, che componevano le cittá, concepivano in segreto le leggi, e ne restò certamente agli areopagiti di dir i voti al buio nel senato d’Atene, che fu la cittá di Minerva, la qual fu detta Ἁθηνᾱ. Dal qual eroico costume appo i latini fu detto «condere leges», talché «legum conditores» furono propiamente i senati che comandavan le leggi, siccome «legum latores» coloro che da’senati portavano le leggi alle plebi de’ popoli, come sopra, nell’accusa d’Orazio, si è detto. E tanto da’ poeti teologi fu considerata Minerva esser dea della sapienza, che nelle statue e nelle medaglie si osserva armata; e la stessa fu «Minerva» nella curia, «Pallade» nell’adunanze plebee (come, appo Omero, Pallade mena Telemaco nell’adunanza della plebe, ch’egli chiama «altro popolo», ove vuol partire per andar truovando Ulisse, suo padre), ed è «Bellona», per ultimo, nelle guerre.

591Talché è da dirsi che, con l’errore che Minerva fusse stata intesa da’ poeti teologi per la sapienza, vada di concerto quell’altro che «curia» fusse stata detta a «curanda republica», in que’ tempi che le nazioni erano stordite e stupide. La qual dovette a’ greci antichissimi venir detta κυρία da χέιρ, la «mano», e indi «curia» similmente a’ latini, per uno di questi due grandi rottami d’antichitá, che (come si è detto nella Tavola cronologica e nelle ivi scritte Annotazioni ) per buona nostra ventura Dionigi Petavio truova gittati dentro la storia greca innanzi l’etá degli eroi di Grecia, e ’n conseguenza in questa, da noi qui seguita, etá degli dèi degli egizi.

592Uno è che gli Eraclidi, ovvero discendenti d’Ercole, erano